Festa della Mamma un’azienda al femminile che sta dalla parte di tutte le mamme

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Festa della Mamma un’azienda al femminile che sta dalla parte di tutte le mamme non solo il 14 maggio, ma ogni giorno.
Es’givien e le sue 3 protagoniste, Gaia, Nives e Vivilla non credono nella retorica, ed il brand che hanno creato è come loro e come te: guarda all’essenziale, all’ES.

Qual è l’essenziale, nella festa della mamma?

La festa della mamma potrebbe diventare un’occasione di più per ricordare che nessuna di noi è più mamma di un’altra.

Chi ha avuto un figlio, chi due, chi tre, chi lo ha tanto voluto, chi lo ha voluto, avuto e poi non avuto più, chi ne ha scelto uno, chi si è dedicata solo ai figli, chi invece al lavoro, chi ha provato a fare bene tutte e due le cose, chi accompagna a scuola i bambini suoi e di altri ogni giorno e sa chi sono i prof, i compagni, i compleanni degli amici e chi – invece – non riesce neanche a stare in pari sulla chat delle mamme su whatsapp, sono tutte mamme.
C’è anche chi ci ha provato a fare la mamma, ma proprio non ci era tagliata, o non poteva…
Ma in fin dei conti chi l’ha detto questa mamma come deve essere? Chi lo ha deciso?

Ancor oggi la festa della mamma sembra la celebrazione di un modello esemplare, inarrivabile, di mamma wonder woman, che per spirito di sacrificio si fa carico dell’organizzazione dell’azienda “casa e famiglia”.

Questa assolutamente ipotetica (!) mamma è sempre in pari con i messaggi della chat delle mamme, ha però anche una carriera professionale interessante, trova il tempo per palestra, estetista e parrucchiere, per l’organizzazione di tutte le attività dei figli, che assiste nei compiti a casa e che ascolta confrontandosi serenamente sui grandi temi della vita e sui piccoli problemi quotidiani.

La super mamma in questione – ovviamente – avrà anche una casa linda e ordinata, come Marie Kondo insegna; vestirà con gusto e con altrettanto garbo abbiglierà i pargoli, fino al momento in cui i piccoli mostri saranno perfettamente in grado di comporre da soli dei look da copertina, adeguati ad ogni occasione.

Non so se – anche il solo scriverlo – sia più sfiancante o avvilente…!
Se la festa della mamma festeggia questa creatura mitica, tanto vale metterci una pietra sopra.

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Sarebbe bello pensare alla festa della mamma come a un’occasione per ricordarci che le mamme, come le donne, ci sono di tanti tipi.
Non esiste in natura una mamma incasinata o una ben organizzata.
Non ci sono tipi diversi di mamme. C’è solo la mamma, che fa quello che deve e quello che può e – anche – quelle che le va.

Non sarebbe bello – per una volta, o anche più di una – andare oltre e festeggiare la maternità in quanto tale?
Ripulirla dagli abbellimenti e andare alla sostanza, all’ES?

La mamma che lavora, quella che allatta al seno fino alla maggiore età, quella che non salta una visita di controllo dal pediatra e quella che pratica la naturopatia, quella cha ha avuto i figli che non ha partorito e quella che prova ad essere la mamma che da figlia non ha avuto, quella che ha la tata, quella che si fa aiutare dai nonni, quella che vuole spezzare una catena e quella che invece se l’è legata al collo e la trova comoda potrebbero avere tutte la stessa dignità e riconoscimento?

La festa della mamma dovrebbe festeggiare un sentimento totalizzante e meraviglioso, che sfugge alle descrizioni accurate, proprio perché nasce da un luogo profondo, non categorizzabile.

Non si tratta di essere messe tutte sullo stesso piedistallo, ma di stare tutte insieme, se ci va, qui sulla Terra, dove la mamma non è un idolo, è un essere umano, assolutamente perfettibile, che fa quello che sa, quel che può e quel che vuole e che ama i suoi figli, nel modo in cui lo sa fare, in qualsiasi modo questi figli si presentino.

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