Economia circolare, Es’givien come esempio riconosciuto di processi virtuosi

Economia circolare, Es’givien come esempio riconosciuto di processi virtuosi: un’impresa artigiana dove la psicologia incontra la creatività e la sperimentazione ingloba la sostenibilità, con un sapore inconfondibile

Es’givien è sempre in prima linea per il rispetto dei diritti, per le pari opportunità, così come per l’ecologia e l’attenzione ad un 100% made in Italy che è diventato negli anni la propria caratteristica distintiva.

Non è un caso quindi che le autrici di “Nessi e Connessi” abbiano scelto Vivilla come portavoce di una realtà imprenditoriale che delle interconnessioni tra ambiente, lavoro e diritti ha fatto il proprio vademecum di economia circolare, con il #fashionbelloebuono.

Il saggio “Nessi e connessi” esplora i grandi temi della nostra epoca: la connessione esistente tra il terrorismo, le pandemie, la distribuzione impari delle ricchezze, il cambiamento climatico e la disparità di genere.
Sarà una lettura interessante per tutte le amiche di Es’givien, che sono donne contemporanee, abituate a riflettere su se stesse e sui grandi problemi della nostra società: dal pianeta che ci ospita ai modelli di economia, possibilmente circolari, che tutti insieme possiamo davvero incentivare.

In che modo Es’givien si inserisce nel quadro, che avremmo giudicato apocalittico fino a pochi anni fa, diventato oggi lo scenario della vita quotidiana?

La difesa dei diritti dei lavoratori, l’attenzione all’ambiente in cui viviamo, la scelta di materie prime sostenibili, le lavorazioni 100% made in Italy e le sue iniziative circolari, mettono Es’givien e le altre virtuose aziende italiane al centro di questa rappresentazione, come moderni Davide contro i Golia della grande distribuzione, quei grandi produttori di collezioni fast fashion che a breve diventano rifiuti.
Le amiche di Es’givien, d’altro canto, ogni volta che scelgono un capo interamente prodotto in Italia, compiono un piccolo passo verso l’affrancamento dalla cultura dell’usa e getta che anziché promuovere il know-how e la qualità italiana, vanno a favorire i grandi falò del consumismo.

Non a caso anche Fondazione Symbola (fondazione per le qualità italiane) sceglie Es’givien per rappresentare gli artigiani del futuro al suo seminario estivo: un viaggio unico nel mondo della sostenibilità, della bellezza, della creatività e dell’artigianalità, del made in Italy, della ricerca e dell’innovazione.
Il mondo delle qualità italiane in un unico grande evento di 4 giornate nell’affascinante Teatro Scientifico Bibiena di Mantova.
Un’occasione per quanti vogliono bene all’Italia. E per questo vogliono guardarla negli occhi e trovare, in tutti i campi, le energie per affrontare le sfide che abbiamo davanti, a cominciare da innovazione e coesione, transizione verde e digitale.
Perché, come dice il Manifesto di Assisi, non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia”.

Accanto a Paolo Gentiloni – Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari -, Gilberto Pichetto Fratin – ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica -, Adolfo Urso – ministro delle Imprese e del Made in Italy -, e tante altre illustri personalità del mondo accademico, economico e politico, Es’givien ha raccontato la sua storia di micro impresa artigiana che ha raccolto le sfide del nuovo millennio con lo sguardo al futuro e le radici nel proprio territorio.

E con orgoglio Es’givien riceve l’attestato di “Artigiani del Futuro”, insieme agli altri 99 artigiani dell’eccellenza del nostro paese.

“Era il 2014 – ci racconta Vivilla – quando in Es’givien ci chiedevamo come concretizzare un vero cambiamento nel modo di fare impresa: come attualizzare la nostra mission – portare un contributo oltre noi – nella pratica quotidiana.
Come contemplare in parallelo produzione ed attenzione agli sprechi, crescita ed inclusione, estetica ed etica, contenuto e contenitore. Serviva una visione economica capace di diventare un tutt’uno con quella ambientale e quella sociale”.

Nascono così progetti di rete a sostegno di un’impresa sostenibile, progetti per favorire la parità di genere o il reinserimento di figure difficilmente occupabili, progetti a Km0 per ridurre gli scarti (mantenendo e stimolando una produzione territoriale), progetti di riuso di materiali per finalità sociali e ambientali.

Potremmo descrivere Es’givien come un artigiano contemporaneo che si occupa e pre-occupa degli scarti che immette nell’ambiente, dell’acqua che utilizza, dei solventi chimici che impiega, delle risorse che coinvolge e dei progetti che può incentivare per passare un messaggio (oltre a quello stampato nei capi) di consapevolezza nell’acquisto e di valore del prodotto/servizio (non equiparabile alle produzioni off shore dove non essendoci nemmeno il rispetto dei diritti umani non può esserci certo il rispetto del salario minimo o l’attenzione all’uso di coloranti o solventi chimici altamente inquinanti e dannosi per noi stessi ed il pianeta).

“Lungi da noi sapere, in quel momento, che i paesi membri delle Nazioni Unite nel settembre del 2015 avrebbero sottoscritto l’AGENDA 2030 con i 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile, un programma d’azione a favore delle 5P: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.
E naturalmente lungi da noi, avrebbe detto Stephen Hawking, l’ambizione di trovare un’unica semplice ed elegante equazione per spiegare tutto.
Già il voler comprendere come funzioniamo e cosa possiamo migliorare, significa per noi apportare il nostro piccolo ma importante contributo alla transizione ecologica che ci vede tutti attori-protagonisti, proprio come quel piccolo colibrì nell’antica fiaba africana che perseverava nel portare una goccia alla volta (grazie al suo piccolo becco) per spegnere l’incendio divampato nella foresta”.

Ognuno di noi deve e può fare la sua piccola parte!

2 thoughts on “Economia circolare, Es’givien come esempio riconosciuto di processi virtuosi

    • Gaia Zampini says:

      Gentilissima Elena, grazie mille. Siamo a tua disposizione quando hai bisogno di qualche informazione. Se passi da Verona ti aspettiamo in atelier da noi! Gaia Vivilla Nives

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